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Strumenti |
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Tammorra |
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è uno strumento musicale a percussione. È un grosso tamburo a cornice con la membrana di pelle seccata di un animale (quasi sempre capra o pecora) tesa su telaio circolare di legno, in genere quello dei setacci per la farina, al quale sono fissati, a coppie, dischetti di latta detti cicere oppure cimbale ricavati dai barattoli usati per la conservazione dei pomodori. Il suo diametro è in genere compreso tra i 35 e i 65 centimetri.Il telaio sopra il quale è stesa la pelle viene impugnato dal basso dalla mano sinistra, mentre la destra la percuote ritmicamente; il modo di impugnare la tammorra è importante anche da un punto di vista rituale, accade, infatti, che quando lo strumento è impugnato con la mano sinistra e percosso con la destra si dice che viene suonato nella maniera maschile. All'opposto, invece, si dice che viene suonato nella maniera femminile e ciò perché il lato destro è identificato nelle antiche culture con l'idea dell'uomo, mentre il lato sinistro con l'idea della donna. L'inversione dell'impugnatura dello strumento indica un rovesciamento dei segni del rituale. Dallo strumento deriva il nome di tammorriata o anche di canzone ncopp o' tamburo, una forma musicale ed un ballo strettamente legati ai riti mariani dell'agro Sarnese-nocerino.La tammorra non va confusa con il tamburello napoletano che è molto più piccolo, con i cembali di ottone e non di latta. Oggi, tamburelli e tammorre sono costruiti da artigiani specializzati, localizzati principalmente in Campania (Gragnano, Santa Maria Capua Vetere, Scafati), in Puglia (Ostuni, Nociglia) e in Calabria (Seminara). Si ricordano valenti costruttori/suonatori che si possono incontrare nei vari appuntamenti di musica popolare.
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Triccheballacche |
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è uno strumento popolare italiano, formato da tre martelletti in legno intelaiati fra loro.
I tre martelletti sono paralleli fra loro, mentre i due telai in legno sono perpendicolari rispetto ai martelletti.
Il telaio posto nella parte inferiore unisce i tre martelletti, il secondo telaio posto più in alto permette a i due martelletti esterni di avere un escursione, governando al contempo il gioco massimo che gli stessi possono avere.
I due martelletti esterni vengono mossi dal musicista, che facendoli battere contro il martello centrale, che rimane fisso, producono il suono proprio dello strumento.
I martelletti hanno sonagli e campanellini, per fare in modo che ogni battito del martelletto produca un suono percussivo, simile al suono del tamburello.
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Putipu |
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Uno dei più originali strumenti creati dall’inventiva folkloristica, meridionale in generale e napoletana in modo particolare, è la "Caccavella", che per onomatopèa, assume nei popolani il nome di "Putipù".
La "Caccavella" (o "Putipù") è costituita da:
- una cassa acustica;
- una membrana di pelle;
- una canna di bambù.
La cassa acustica, ornata sul bordo con nastrini colorati, poteva essere:
un tegame di terraglia, come nella "caccavella" e nel "pan-bomba" (la terraglia è una creta di superiore qualità che viene usata nel meridione d’Italia per la costruzione di vasi, piatti e pentole);
un mastello di legno (piccolo nel "putipù", di maggiori dimensioni nel "cupellone");
un cilindro di latta (spesso tratto dai grossi barattoli di pomodoro).
In mancanza di pelli animali, la membrana di pelle (che era generalmente di pecora, capra o coniglio, più raramente d’asino o di ruminanti quali il vitello) veniva sostituita con una di tela grossa.
L’estremità inferiore della canna di bambù (alla cui sommità veniva legato un fiocco o altro abbellimento) veniva inserita in un foro praticato al centro della membrana; si legavano strettamente le due cose e si fissava il tutto sul bordo superiore della cassa acustica.
Sfregando la canna di bambù dall’alto in basso (con la mano inumidita, una pezzuola bagnata o una spugnetta intrisa d’acqua e poi leggermente strizzata), si inducono vibrazioni nella pelle che, amplificate dall’aria contenuta nella cassa armonica (tegame, mastello di legno o cilindro di latta), producono il caratteristico, umoristico, a volte inquietante, suono.
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Scetavaiasse |
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specie di raschiatoio ricavato da un'asse di legno con un bordo intagliato a denti di sega, con o senza una serie di piattini |
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Nacchere |
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Le nacchere, altrimenti chiamate castagnette, sono degli strumenti a percussione di tipo idiofono con intonazione non ben definita.
Sono costituite da due pezzi di legno a forma di conchiglia che vengono uniti da un cordino. Dopo esser state fissate al pollice, vengono fatte battere l'una contro l'altra tramite un movimento di apertura e chiusura della mano.
Vengono usate largamente nelle danza folkloristiche spagnole, portoghesi e nell'Italia meridionale |
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